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Ad un mese dal convegno su Cavagrande del 11 aprile 2015

Assessore Regionale Territorio e Ambiente


Assessorato regionale Agricoltura,
Sviluppo rurale e Pesca mediterranea

 

Azienda Foreste Demaniali,
Ufficio Provinciale di Siracusa

 

Soprintendenza BB CC AA di Siracusa

 

Sindaco di Avola

 

Sindaco di Noto

 

Sindaco di Siracusa

 

Avola/Noto/Siracusa 11/05/2015

Le sottoscritte Associazioni ambientaliste e culturali dei comuni di Avola, Noto e Siracusa, organizzatrici del convegno “Cavagrande del Cassibile: un futuro tutto da programmare”  (Avola 11 aprile 2015), convegno che ha visto la presenza delle tre amministrazioni comunali, dei responsabili dell’Azienda Foreste Demaniali e della Sovrintendenza di Siracusa, oltre a una grande  partecipazione di pubblico, desiderano sottolineare alcuni punti emersi dal dibattito e fare altresì delle proposte.

PREMESSO CHE

-      la situazione geomorfologica della riserva di Cavagrande  è di estrema fragilità, per cui necessita di un costante impegno e attenzione non solo nella continua manutenzione ma anche nel prevenire situazioni di emergenza;

-         la Riserva necessita di  un vero e proprio piano di gestione da parte dell’ente gestore, che comprenda anche l’aspetto progettuale;

-         gli incendi continuano a distruggere ampie porzioni della Riserva, compromettendone gravemente il patrimonio di biodiversità che essa custodisce e intaccando anche la base su cui poggia la ricca fauna di Cavagrande;

-         gli incendi si ripetono con una ciclicità regolare sempre negli stessi periodi dell’anno, tanto da determinare il rischio che si creino le condizioni per la desertificazione di ampie porzioni dell’area;

-         da quanto ci risulta, non sono stati individuati i responsabili degli incendi: nessuno è mai stato condannato né sottoposto a indagini;

-         oltre agli incendi, in questi anni si sono concretizzati dei veri e propri attacchi alla integrità della Riserva con il continuo pascolo abusivo all’interno di diverse zone dell’area protetta, il campeggio e il bivacco in aree di grande pregio, la             realizzazione di un’area attrezzata in contrada Manghisi in palese violazione del regolamento della Riserva;

-         finora le tre amministrazioni comunali in cui ricade il territorio della riserva (Avola, Noto e Siracusa) non hanno approvato i piani di utilizzo delle aree di pre-riserva, come prevede l’art. 4 dell’allegato al Decreto Assessoriale del 13 /06/1990,     istitutivo della Riserva Naturale Orientata di Cavagrande del Cassibile;

-         tali piani sono fondamentali per integrare la Riserva con il territorio circostanze e soprattutto per consentire la nascita di attività economiche sostenibili (ricreative, agricole, turistiche), nel rispetto dei valori naturalistici della            riserva;

-         in tutti e tre i comuni è in corso la revisione degli strumenti urbanistici e la pianificazione dei territori ricadenti all’interno delle aree di Riserva deve costituire una priorità assoluta;

-         diverse attività imprenditoriali sono state rallentate o addirittura bloccate per la mancanza dei piani di pre-riserva, impedendo l’avvio di un nuovo modello di sviluppo basato sulla tutela delle biocenosi e del paesaggio;

-         nuovi utenti e fruitori di questo territorio richiedono un’attenzione specifica perché la fruizione degli ambienti della valle si mantenga sostenibile e non banalizzi la ricchezza del sito riducendolo a un parco acquatico estivo;

-         la nuova legge regionale relativa all’accesso alle Riserve Naturali, prevede il pagamento di un ticket.

CHIEDONO

-       che al più presto venga resa fruibile nella sua interezza la R.N.O. Cavagrande del Cassibile, rimuovendone le cause che lo impediscono;

-         che si elabori da parte dell’Ente gestore, in concerto con gli Enti locali e le associazioni ambientaliste, un piano di gestione della Riserva, che individui gli obiettivi e modalità di fruizione di essa;

-         che vengano realizzati una serie di servizi (centro visite, musei naturalistici, parcheggi, ecc.) per una migliore fruizione della Riserva, che giustifichino il pagamento del tichet;

-         che si lanci un bando di idee per la realizzazione del simbolo-logo della Riserva, ancora mancante, coinvolgendo le scuole, i professionisti e le agenzie;

-         che l’ente gestore e le amministrazioni intervengano come persone offese e parti civili nei procedimenti penali contro i responsabili degli incendi o dei danneggiamenti a danno della Riserva;

-         che si trovi un sistema di collaborazione tra operatori dell’Azienda Forestale, le associazioni o singoli volontari per realizzare un sistema di controllo del territorio attorno alla Riserva.

Alle tre amministrazioni di Avola, Noto e Siracusa chiedono inoltre che provvedano entro 180 giorni, coordinandosi tra loro, alla redazione dei piani di fruizione e utilizzo della zona B, pena la richiesta di un commissario regionale ad acta;

Alla Soprintendenza chiedono infine che la Necropoli del Cassibile sia sottoposta a vincolo archeologico, come  la necropoli di Castelluccio e di Pantalica, al fine di tutelarla da eventuali rischi di passaggi di proprietà o di utilizzo improprio dei terreni ad essa adiacenti, considerando che il Piano Paesaggistico che prevede per la Necropoli un livello di tutela 3 non è stato ancora decretato dall'Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.


Le Associazioni:

Acquanuvena

Archeoclub Noto

CAI Siracusa

Ente Fauna Siciliana

Legambiente Siracusa

Natura Sicula onlus

Notoambiente 

Sciami

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